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Titolo VII Disposizioni finali e transitorie
Capo I Disposizioni finali
Capo II Disposizioni transitorie
Capo I
Disposizioni finali
Art. 225.
Istituzione di archivi ed anagrafe nazionali
1. Ai fini della sicurezza stradale e per rendere possibile l'acquisizione dei
dati inerenti allo stato delle strade, dei veicoli e degli utenti e dei relativi
mutamenti, sono istituiti:
a) presso il Ministero dei lavori pubblici un archivio nazionale delle strade;
b) presso la Direzione generale della M.C.T.C. un archivio nazionale dei veicoli;
c) presso la Direzione generale della M.C.T.C. una anagrafe nazionale degli
abilitati alla guida, che include anche incidenti e violazioni.
Art. 226.
Organizzazione degli archivi e dell'anagrafe nazionale
1. Presso il Ministero dei lavori pubblici è istituito l'archivio nazionale
delle strade, che comprende tutte le strade distinte per categorie, come indicato
nell'art. 2.
2. Nell'archivio nazionale, per ogni strada, devono essere indicati i dati relativi
allo stato tecnico e giuridico della strada, al traffico veicolare, agli incidenti
e allo stato di percorribilità anche da parte dei veicoli classificati
mezzi d'opera ai sensi dell'art. 54, comma 1, lettera n), che eccedono i limiti
di massa stabiliti nell'art. 62 e nel rispetto dei limiti di massa stabiliti
nell'art. 10, comma 8.
3. La raccolta dei dati avviene attraverso gli enti proprietari della strada,
che sono tenuti a trasmettere all'Ispettorato generale per la circolazione e
la sicurezza stradale tutti i dati relativi allo stato tecnico e giuridico delle
singole strade, allo stato di percorribilità da parte dei veicoli classificati
mezzi d'opera ai sensi dell'art. 54, comma 1, lettera n), nonché i dati
risultanti dal censimento del traffico veicolare, e attraverso la Direzione
generale della M.C.T.C., che è tenuta a trasmettere al suindicato Ispettorato
tutti i dati relativi agli incidenti registrati nell'anagrafe di cui al comma
10.
4. In attesa della attivazione dell'archivio nazionale delle strade, la circolazione
dei mezzi d'opera che eccedono i limiti di massa stabiliti nell'art. 62 potrà
avvenire solo sulle strade o tratti di strade non comprese negli elenchi delle
strade non percorribili, che annualmente sono pubblicati a cura del Ministero
dei lavori pubblici nella Gazzetta Ufficiale sulla base dei dati trasmessi dalle
società concessionarie, per le autostrade in concessione, dall'A.N.A.S.,
per le autostrade e le strade statali, dalle regioni, per la rimanente viabilità.
Il regolamento determina i criteri e le modalità per la formazione, la
trasmissione, l'aggiornamento e la pubblicazione degli elenchi.
5. Presso la Direzione generale della M.C.T.C. È istituito l'archivio
nazionale dei veicoli contenente i dati relativi ai veicoli di cui all'art.
47, comma 1, lettere e), f), g), h), i), l), m) e n).
6. Nell'archivio nazionale per ogni veicolo devono essere indicati i dati relativi
alle caratteristiche di costruzione e di identificazione, all'emanazione della
carta di circolazione e del certificato di proprietà, a tutte le successive
vicende tecniche e giuridiche del veicolo, agli incidenti in cui il veicolo
sia stato coinvolto; . Previa apposita istanza, gli uffici del Dipartimento
per i trasporti terrestri rilasciano, a chi ne abbia qualificato interesse,
certificazione relativa ai dati tecnici ed agli intestatari dei ciclomotori,
macchine agricole e macchine operatrici; i relativi costi sono a totale carico
del richiedente e vengono stabiliti con decreto del Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
7. L'archivio è completamente informatizzato; è popolato ed aggiornato
con i dati raccolti dalla Direzione generale della M.C.T.C., dal P.R.A., dagli
organi addetti all'espletamento dei servizi di polizia stradale di cui all'art.
12, dalle compagnie di assicurazione, che sono tenuti a trasmettere i dati,
con le modalità e nei tempi di cui al regolamento, al C.E.D. della Direzione
generale della M.C.T.C.
8. Nel regolamento sono specificate le sezioni componenti l'archivio nazionale
dei veicoli.
9. Le modalità di accesso all'archivio sono stabilite nel regolamento.
10. Presso la Direzione generale della M.C.T.C. È istituita l'anagrafe
nazionale degli abilitati alla guida ai fini della sicurezza stradale.
11. Nell'anagrafe nazionale devono essere indicati, per ogni conducente, i dati
relativi al procedimento di rilascio della patente, nonché a tutti i
procedimenti successivi, come quelli di rinnovo, di revisione, di sospensione,
di revoca, nonché i dati relativi alle violazioni previste dal presente
codice e dalla legge 6 giugno 1974, n. 298 che comportano l'applicazione delle
sanzioni accessorie e alle infrazioni commesse alla guida di un determinato
veicolo, che comportano decurtazione del punteggio di cui all'articolo 126-bis
agli incidenti che si siano verificati durante la circolazione ed alle sanzioni
comminate.
12. L'anagrafe nazionale è completamente informatizzata; è popolata
ed aggiornata con i dati raccolti dalla Direzione generale della M.C.T.C., dalle
prefetture, dagli organi addetti all'espletamento dei servizi di polizia stradale
di cui all'art. 12, dalle compagnie di assicurazione, che sono tenuti a trasmettere
i dati, con le modali tà e nei tempi di cui al regolamento, al C.E.D.
della Direzione ge nerale della M.C.T.C.
13. Nel regolamento per l'esecuzione delle presenti norme saranno altresì
specificati i contenuti, le modalità di impianto, di tenuta e di aggiornamento
degli archivi e dell'anagrafe di cui al presente articolo.
Art. 227.
Servizio e dispositivi di monitoraggio
1. Nell' ambito dell'intero sistema viario devono essere installati dispositivi
di monitoraggio per il rilevamento della circolazione, i cui dati sono destinati
alla costituzione e all'aggiornamento dell'archivio nazionale delle strade di
cui all'art. 226, comma 1, e per la individuazione dei punti di maggiore congestione
del traffico.
2. Gli enti proprietari delle strade sono tenuti ad installare i dispositivi
di cui al comma 1 e contestualmente, ove ritenuto necessario, quelli per il
rilevamento dell'inquinamento acustico e atmosferico, in conformità,
per tali ultimi, alle direttive impartite dal Ministero dell'ambiente, sentito
il Ministero dei lavori pubblici.
3. Gli enti proprietari delle strade inadempienti sono invitati, su segnalazione
del prefetto, dal Ministero dei lavori pubblici a provvedere entro un termine
assegnato, trascorso il quale il Ministero provvede alla installazione d'ufficio
dei dispositivi di monitoraggio.
Art. 228.
Regolamentazione dei diritti dovuti dagli interessati per l'attuazione delle
prescrizioni contenute nelle norme del presente codice.
1. Con il regolamento sono adeguati e aggiornati gli importi previsti nella
tabella 3 allegata alla legge 1 dicembre 1986, n. 870, relativi alle tariffe
per le applicazioni in materia di motorizzazione di competenza degli uffici
della Direzione generale della M.C.T.C.
2. La destinazione degli importi prevista dall'art. 16 della legge 1 dicembre
1986, n. 870, è integrata dalla seguente lettera: d) fino al 10 per cento,
per le spese relative al procedimento centralizzato di conferma di validità
della patente di guida di cui all'art. 126. Rimane identica la destinazione
degli importi prevista dall'art. 19 della medesima legge. Con il regolamento
di cui al comma 1 potranno essere, altresì, aggiornati i limiti di destinazione
degli importi medesimi alle singole voci contemplate nei richiamati articoli
16 e 19.
3. Gli importi relativi ai diritti per le operazioni tecniche e tecnico-amministrative
di competenza del Ministero dei lavori pubblici sono destinati alle seguenti
spese:
a) per l'acquisto delle attrezzature tecniche necessarie per i servizi del Ministero
dei lavori pubblici, nonché per il funzionamento e la manutenzione delle
attrezzature stesse;
b) per la effettuazione di corsi di qualificazione e aggiornamento o di specializzazione
post-laurea del personale del suindicato Dicastero, in merito all'applicazione
del presente codice, nonché per la partecipazione del personale stesso
ai corsi anzidetti;
c) per le diverse operazioni riguardanti gare, collaudi, omologazioni, sopralluoghi,
fornitura e provvista di materiali e stampati vari, necessari per l'espletamento
di tutti i servizi di competenza del Ministero dei lavori pubblici, magazzinaggio,
distribuzione e spedizione dei materiali e stampati suddetti;
d) per la formazione e l'aggiornamento periodico dell'archivio nazionale delle
strade e dei censimenti di traffico di cui all'Art. 226.
4. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad adottare, con propri decreti,
le necessarie variazioni di bilancio, accreditando gli importi versati nei capitoli
del Ministero dei lavori pubblici.
5. Con il regolamento sono stabilite le tabelle degli importi relativi ai diritti
per le operazioni tecniche e tecnicoamministrative, nonché per gli oneri
di concessione, autorizzazione, licenze e permessi, dovuti agli enti proprietari
delle strade, salvo quanto stabilito per i concessionari di strade nelle convenzioni
di concessione.
6. Gli importi di cui al comma 5 sono destinati alle seguenti spese:
a) per l'acquisto delle attrezzature tecniche necessarie per i servizi, nonché
per il funzionamento e la manutenzione delle attrezzature stesse;
b) per la effettuazione di corsi di qualificazione e aggiornamento del personale
o di specializzazione post-laurea, in merito all'applicazione del presente codice,
nonché per la partecipazione del personale stesso ai corsi anzidetti;
c) per la formazione e l'aggiornamento periodico dell'archivio nazionale delle
strade di propria competenza e dei censimenti della circolazione.
Art. 229.
Attuazione di direttive comunitarie
1. Salvo i casi di attuazione disposti dalla legge comunitaria ai sensi dell'art.
4 della legge 9 marzo 1989, n. 86, le direttive comunitarie, nelle materie disciplinate
dal presente codice, sono recepite con decreti dei Ministri della Repubblica,
secondo le competenze loro attribuite, da emanarsi entro i termini dalle stesse
indicati o, comunque, non oltre dodici mesi dàlla loro pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale della Comunità europea.
Art. 230.
Educazione stradale
1. Allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento
stradale e di sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per
promuovere ed incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, i
Ministri dei lavori pubblici e della pubblica istruzione, d'intesa con i Ministri
dell'interno, dei trasporti e della navigazione e dell'ambiente, avvalendosi
dell'Automobile Club d'Italia, delle associazioni ambientaliste riconosciute
dal Ministero dell'ambiente ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986,
n. 349, di società sportive ciclistiche nonché di enti e associazioni
di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale
e della promozione ciclistica individuati con decreto del Ministro dei lavori
pubblici, predispongono appositi programmi, corredati dal relativo piano finanziario,
da svolgere come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e
grado, ivi compresi gli istituti di istruzione artistica e le scuole materne,
che concernano la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, nonché
delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta
dei veicoli, con particolare riferimento all'uso della bicicletta, e delle regole
di comportamento degli utenti. (23) 2. Il Ministro della pubblica istruzione,
con propria ordinanza, disciplina le modalità di svolgimento dei predetti
programmi nelle scuole, anche con l'ausilio degli appartententi ai corpi di
polizia municipale, nonché di personale esperto appartenente alle predette
istituzioni pubbliche e private; l'ordinanza può prevedere l'istituzione
di appositi corsi per i docenti che collaborano all'attuazione dei programmi
stessi. Le spese eventualmente occorrenti sono reperite nell'ambito degli ordinari
stanziamenti di bilancio delle amministrazioni medesime.
2-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti predispone annualmente
un programma informativo sulla sicurezza stradale, sottoponendolo al parere
delle Commissioni parlamentari competenti alle quali riferisce sui risultati
ottenuti.
Art. 231.
Abrogazione di norme precedentemente in vigore
1. Sono abrogate dalla data di entrata in vigore del presente codice, salvo
quanto diversamente previsto dalle disposizioni del capo II del presente titolo,
le seguenti disposizioni:
il regio decreto legge 16 dicembre 1935, n. 2771, modificato dalla legge 24
dicembre 1951, n. 1583, articolo 3;
- regio decreto 8 dicembre 1933, n. 1740, nella parte rimasta in vigore ai sensi
dell'art. 145 del decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n.
393;
- legge 12 febbraio 1958, n. 126, ad eccezione dell'art. 14;
- decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393;
- decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1959, n. 420;
- legge 7 febbraio 1961, n. 59, art. 25, lettera n);
- legge 24 luglio 1961, n. 729, art. 9, sesto comma;
- legge 12 dicembre 1962, n. 1702;
- legge 3 febbraio 1963, n. 74;
- legge 11 febbraio 1963, n. 142;
- legge 26 giugno 1964, n. 434;
- legge 15 febbraio 1965, n. 106;
- legge 14 maggio 1965, n. 576;
- legge 4 maggio 1966, n. 263;
- legge 1 giugno 1966, n. 416;
- legge 20 giugno 1966, n. 599 ;
- legge 13 luglio 1966, n. 615, limitatamente al Capo VI ;
- decreto-legge 21 dicembre 1966, n. 1090, convertito dalla legge 16 febbraio
1967, n. 14 ;
- legge 9 luglio 1967, n. 572;
- legge 4 gennaio 1968, n. 14;
- legge 13 agosto 1969, n. 613;
- legge 24 dicembre 1969, n. 990, art. 32, limitatamente ai veicoli ;
- legge 10 luglio 1970, n. 579;
- decreto del Presidente della Repubblica 22 febbraio 1971, n. 323;
- legge 31 marzo 1971, n. 201;
- legge 3 giugno 1971, n. 437;
- legge 22 febbraio 1973, n. 59;
- decreto-legge 23 novembre 1973, n. 741, convertito della legge 22 dicembre
1973, n. 842;
- legge 27 dicembre 1973, n. 942;
- legge 14 febbraio 1974, n. 62;
- legge 15 febbraio 1974, n. 38;
- legge 14 agosto 1974, n. 394;
- decreto-legge 11 agosto 1975, n. 367, convertito della legge 10 ottobre 1975,
n. 486;
- legge 10 ottobre 1975, n. 486;
- legge 25 novembre 1975, n. 707;
- legge 7 aprile 1976, n. 125;
- legge 5 maggio 1976, n. 313;
- legge 8 agosto 1977, n. 631;
- legge 18 ottobre 1978, n. 625, art. 4, terzo comma;
- legge 24 marzo 1980, n. 85;
- legge 24 novembre 1981 n. 689 art. 16 secondo comma, per la parte relativa
al testo unico delle norme sulla circolazione stradale, approvato con decreto
del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393;
- legge 10 febbraio 1982, n. 38;
- legge 16 ottobre 1984, n. 719;
- legge 11 gennaio 1986, n. 3;
- decreto-legge 6 febbraio 1987, n. 16, convertito della legge 30 marzo 1987,
n. 132, articoli 8, 9, 14, 15, 16;
- legge 14 febbraio 1987, n. 37;
- legge 18 marzo 1988, n. 111;
- legge 24 marzo 1988, n. 112;
- legge 24 marzo 1989, n. 122, titolo IV;
- legge 22 aprile 1989, n. 143;
- decreto-legge 24 giugno 1989, n. 238, convertito della legge 4 agosto 1989,
n. 284;
- legge 23 marzo 1990, n. 67;
- legge 2 agosto 1990, n. 229;
- legge 15 dicembre 1990, n. 399;
- legge 8 agosto 1991, n. 264, art. 7, comma 3;
- legge 14 ottobre 1991, n. 336;
- legge 8 novembre 1991, n. 376;
- legge 5 febbraio 1992, n. 122, art. 12.
2. Sono inoltre abrogate tutte le disposizioni comunque contrarie o incompatibili
con le norme del presente codice.
3. In deroga a quanto previsto dal capo I del titolo II, continuano ad applicarsi
le disposizioni di cui al libro quarto, titolo I, capo VI, del testo unico delle
disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156.
Restano, comunque, in vigore le disposizioni di cui alla legge 24 gennaio 1978,
n. 27.
Capo II
Disposizioni transitorie
Art. 232.
Norme regolamentari e decreti ministeriali di esecuzione e di attuazione
1. In tutti i casi in cui, ai sensi delle norme del presente codice, è
demandata ai Ministri competenti l'emanazione di norme regolamentari di esecuzione
o di attuazione nei limiti delle proprie competenze, le relative disposizioni
sono emanate nel termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del
presente codice, salvi i diversi termini fissati dal medesimo.
2. I decreti di cui al comma 1, nonché quelli previsti dall'art. 3 ,
comma 2, della legge delega 13 giugno 1991, n. 190, entrano in vigore dopo sei
mesi dalla loro pubblicazione .
3. Fino alla scadenza del termine di applicazione, rimangono in vigore nelle
singole materie le disposizioni regolamentari previgenti, salvo quanto diversamente
stabilito dagli articoli da 233 a 239.
Art. 233.
Norme transitorie relative al titolo I
1. La regolamentazione dei parcheggi ai sensi dell'art. 7 deve essere effettuata
nel termine di mesi sei dall'entrata in vigore del presente codice. Fino a quella
data si applicano le disposizioni previgenti.
2. Le disposizioni di cui all'art. 9 si applicano alle competizioni sportive
su strada che avranno luogo dal 1 gennaio 1994. Fino a quella data si applicano
le disposizioni previgenti.
3. Restano ferme le disposizioni contenute nell'articolo 14, comma 2, del decreto-legge
29 marzo 1993, n. 82, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 maggio 1993,
n. 162.
Art. 234.
Norme transitorie relative al titolo II
1. Per gli adeguamenti conseguenti alle disposizioni dell'articolo 20 i comuni
stabiliranno un periodo transitorio durante il quale restano consentiti le occupazioni,
le installazioni e gli accessi al momento esistenti.
2. Le norme relative al rilascio di autorizzazioni e concessioni previste dal
titolo II ed alle relative formalità di cui agli articoli 26 e 27 si
applicano dopo sei mesi dall'entrata in vigore del presente codice. I lavori
e le prescrizioni tecniche fissati nelle autorizzazioni e concessioni rilasciate
anteriormente al detto termine devono essere iniziati entro tre mesi ed ultimati
entro un anno dalla data dell'autorizzazione o concessione, fatti salvi i diversi
termini eventualmente stabiliti nei rispettivi di sciplinari di autorizzazione
o di concessione.
3. Entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente codice devono essere emanate
le direttive di cui all'art. 36, comma 6; entro un anno dall' emanazione di
tali direttive devono essere adottati i piani di traffico di cui ai commi 1,
2 e 3 dello stesso articolo, da attuare nell'anno successivo.
4. Entro un anno dall'entrata in vigore del presente codice la segnaletica di
pericolo e di prescrizione permanente deve essere adattata alle norme del presente
codice e del regolamento;
la restante segnaletica deve essere adeguata entro tre anni. In caso di sostituzione,
i nuovi segnali devono essere conformi alle norme del presente codice e del
regolamento. Fino a tale data è consentito il permanere della segnaletica
attualmente esistente.
Entro lo stesso termine devono essere realizzate le opere necessarie per l'
adeguamento dei passaggi a livello di cui all'articolo 44 .
5. Le norme di cui agli articoli 16, 17 e 18 si applicano successivamente alla
delimitazione dei centri abitati prevista dall'articolo 4 ed alla classificazione
delle strade prevista dall'articolo 2, comma 2. Fino all'attuazione di tali
adempimenti si applicano le previgenti disposizioni in materia.
Art. 235
Norme transitorie relative al titolo III
1. Le disposizioni concernenti le nuove classificazioni dei veicoli e la determinazione
delle relative caratteristiche di cui al capo I del titolo III si applicano
dal 1 ottobre 1993, salvo che per l'attuazione sia prevista l'emanazione di
appositi decreti. I decreti attuativi sono emanati entro il 31 marzo 1994 ed
entrano in vigore dopo sei mesi dalla pubblicazione, restando salva la facoltà
di applicazione immediata a richiesta dei soggetti interessati.
2. Le disposizioni del Capo II del Titolo III relative ai veicoli a trazione
animale, slitte e velocipedi si applicano a decorrere dal 1 ottobre 1993, salvo
che, per l' attuazione, sia prevista l'emanazione di appositi decreti. I decreti
attuativi sono emanati entro il 31 marzo 1994 ed entrano in vigore dopo sei
mesi dalla pubblicazione. A decorrere dal 1 aprile 1995 non possono più
essere immessi in circolazione veicoli non rispondenti alle disposizioni stabilite
dalle presenti norme.
3. Le disposizioni della sezione I del capo III del titolo III si applicano
a decorrere dal 1 ottobre 1993, salvo che, per l'attuazione, sia prevista l'
emanazione di appositi decreti. I decreti attuativi sono emanati entro il 31
marzo 1994 ed entrano in vigore dopo sei mesi dalla pubblicazione, restando
salva la facoltà di applicazione immediata, a richiesta dei soggetti
interessati. A decorrere dal 1 aprile 1995 non possono più essere immessi
in circolazione veicoli non rispondenti alle disposizioni stabilite dalle presenti
norme.
4. Il Ministro per i trasporti può, con propri decreti, disporre che
determinati requisiti o caratteristiche tecniche o funzionali siano applicati
immediatamente in tempi più brevi di quelli stabiliti nel presente articolo,
in relazione anche all'incidenza di tali requisiti o caratteristiche sulla sicurezza
stradale.
5. Le disposizioni della sezione II del capo III del titolo III (Destinazione
ed uso dei veicoli) si applicano a decorrere dal 1 ottobre 1993. Fino a tale
data la destinazione e l'uso delle varie categorie di veicoli sono disciplinate
dalle norme già in vigore.
6. Le norme del presente codice relative alle carte di circolazione, alle loro
caratteristiche ed al loro rilascio, alle formalità relative al trasferimento
di proprietà degli autoveicoli e al rilascio della carta provvisoria
di circolazione di cui agli articoli 93, 94 e 95, nonché a tutti gli
adempidenti conseguenziali di cui agli articoli 96, 97, 98, 99 e 103, si applicano
a partire dal 1 ottobre 1993. Le procedure per il rilascio e le annotazioni
in corso, secondo le norme già vigenti, continuano e la carta di circolazione
rilasciata secondo esse conserva piena validità.
Parimenti conservano piena validità le carte di circolazione tuttora
esistenti, fino alla prima annotazione che si effettui successivamente alla
data di decorrenza dei suddetti decreti; in tale momento la carta deve essere
adeguata alle norme del presente codice.
Analoga disposizione si applica al certificato di proprietà, salvo che
per l'attuazione sia prevista l'emanazione di appositi decreti. I decreti attuativi
sono emanati entro il 31 marzo 1994, ed entrano in vigore il giorno della pubblicazione.
7. Le disposizioni sulle targhe di cui agli articoli 100, 101 e 102 si applicano
a partire dal 1 ottobre 1993. Fino a tale data le targhe, il loro rilascio e
la loro disciplina sono regolate dalle norme già vigore.
8. Alle macchine agricole e alle macchine operatrici di cui al capo IV, titolo
III (Circolazione su strada delle macchine agricole e delle macchine operatrici),
sia in merito alle caratteristiche che alla costruzione ed omologazione, alla
circolazione, alla revisione ed alla targatura, si applicano in quanto compatibili
le disposizioni del presente articolo. Le omologazioni già rilasciate
entro la data di entrata in vigore dei decreti attuativi previsti nel presente
articolo conservano, ai fini della immissione in circolazione delle macchine
agricole e delle macchine operatrici, la validità fino alla scadenza
temporale; per le omologazioni prive di scadenza temporale questa è fissata
al compimento del quinto anno dalla data di entrata in vigore dei predetti decreti
attuativi.Fanno eccezione le motoagricole di cui alle previgenti disposizioni
in materia, che possono essere immesse in circolazione senza necessità
di successivi adeguamenti, con la classificazione prevista dalle disposizioni
citate, fino alla scadenza temporale dell'omologazione del tipo già concessa,
e comunque non oltre il 30 settembre 1997. Per i complessi costituiti da trattrici
e attrezzi comunque portati, di cui all'articolo 104, comma 7, lettera e), immessi
in circolazione alla data di entrata in vigore del presente codice, si applicano
le disposizioni previgenti.
Art. 236.
Norme transitorie relative al titolo IV
1. Le disposizioni del presente codice sulle patenti di guida si applicano alle
nuove patenti relative a qualsiasi tipo di veicolo che siano rilasciate successivamente
al 30 settembre 1993 . ; le disposizioni dell'articolo 117 si applicano alle
patenti rilasciate a seguito di esame superato successivamente al 30 settembre
1993. Le procedure in corso a quel momento sono osservate e le patenti rilasciate
secondo le norme giàvigenti conservano la loro validità.
Parimenti conservano validità le patenti già rilasciate alla predetta
data. Tale validità dura fino alla prima conferma di validità
o revisione che si effettua, ai sensi dell'art. 126 o 128, dopo la detta scadenza;
in tal caso si procederà, all' atto della conferma o della revisione,
a conformare la patente alle nuove norme.
Sono fatti salvi i diritti acquisiti dai titolari di patenti di categoria B
o superiore, rilasciate anteriormente al 26 aprile 1988, per la guida dei motocicli.
2. Le autoscuole attualmente esistenti dovranno essere adeguate alle norme del
presente codice entro un anno dalla sua entrata in vigore. Fino a tale data
le autoscuole sono regolate dalle disposizioni previgenti.
Art. 237.
Norme transitorie relative al titolo V
1. Gli utenti della strada sono tenuti ad osservare i comportamenti imposti
dal presente codice dalla data della sua entrata in vigore.
Per i ciclomotori e le macchine agricole l'obbligo di assicurazione sulla responsabilità
civile di cui all'articolo 193 decorre dal 1 ottobre 1993. Dalla stessa data
è abrogato l'articolo 5 della legge 24 dicembre 1969, n. 990. Il contratto
di assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla circolazione
delle macchine agricole può essere stipulato, in relazione alla effettiva
circolazione delle macchine sulla strada, anche per periodi infraannuali, non
inferiori ad un bimestre .
2. Per le violazioni commesse prima della data di cui al comma 1 continuano
ad applicarsi le le sanzioni amministrative principali ed accessorie e ad osservarsi
le disposizioni concernenti le procedure di accertamento e di applicazione,
rispettivamente previste dalle disposizioni previgenti.
Art. 238.
Norme transitorie relative al titolo VI
1. Le disposizioni del titolo VI, capo I si applicano dal 1° gennaio 1993.
2. Le sanzioni amministrative accessorie all'accertamento di reati previsti
dal presente codice sono applicate ai reati commessi dopo la sua entrata in
vigore.
3. Sono decise dal pretore, secondo le norme anteriormente vigenti, le cause
pendenti dinanzi a tale organo alla data di entrata in vigore della legge 21
novembre 1991, n. 374, anche se attribuite dal presente codice alla competenza
del giudice di pace.
Art. 239.
Norme transitorie relative al titolo VII
1. Gli archivi e l'anagrafe nazionali previsti dagli articoli 225 e 226 sono
impiantati a partire dal 1 ottobre 1993 . Da tale data inizierà l' invio
dei dati necessari da parte degli enti ed amministrazioni interessati.
L'impianto degli archivi e dell'anagrafe dovrà essere completato nell'anno
successivo.
2. Il servizio ed i dispositivi di monitoraggio di cui all'art. 227 sono installati
a partire dal 1 ottobre 1993 e devono essere completati nel triennio successivo
.
Art. 240.
Entrata in vigore delle norme del presente codice
1. Le norme del presente codice entrano in vigore il 1° gennaio 1993.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella
Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
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